Sono andato a vivere in un appartamento dove gli inquilini precedenti avevano usato la friggitrice ma non l’avevano pulita.
È un mese che ogni tanto la guardo aspettando l’ispirazione per pulirla. Questa sera mi sono convinto. 

Ho aperto il coperchio e… altro che vaso di Pandora. 

Tre dita di olio denso come la colla.

Non riuscendo a farlo uscire dall’apposito tubicino mi è venuta un idea formidabile. 

Una genialata.

Una mandrakata.

Una furbata.

Chiamatela come volete ma tutto ad un tratto mi sono sentito un genio.

(E non c’è niente di più pericoloso)

Dunque ho pensato di accenderla piano piano per scaldare l’olio quanto bastava per farlo uscire dell’apposito tubicino.

Ho tolto il cestello e l’ho accesa al minimo.

Mentre aspettavo che si scaldasse ho messo a cuocere una bella minestra. Poi sono salito al piano di sopra nella camera da letto per controllare il cellulare.

Mentre ero in camera comincio ad avvertire uno strano odore…

Avete già capito tutto, vero?

Ma voi avete capito dal momento stesso in cui ho detto “friggitrice” scommetto.

Fatto sta che apro la porta della camera da letto e vedo un fumone denso che saliva per le scale con un odore pungente che mi faceva starnazzare come un oca.

Corro in cucina saltando completamente le scale e vedo che usciva il fumo dal buco del manico del cestello che avevo tolto.

Che fare?!

Altra genialata! 

Ho aperto il coperchio con l’apposito bottone e butto dentro il cestello per chiudere il foro malefico.

Non l’avessi, mai fatto!!! 

Se la situazione era pessima la scena successiva supera ogni immaginazione. L’olio a contatto col cestello comincia a friggere e zampilla a destra e a sinistra come un vulcano malefico che erutta lava su lava.

Veloce come un gatto e schivando alla matrix gli sbuffi d’olio, con una sola mossa riesco a togliere il cestello e a chiudere il coperchio.

Il buco che continuava a buttare fumo sembrava un foro che collegava direttamente con una locomotiva a vapore.

A quel punto capisco che è il momento di spegnere la friggitrice. 

Stacco direttamente la spina dal muro.

Con la bocca e il naso sotto la maglietta cerco ormai a tastoni la finestra per aprirla. Il fumo era come la nebbia in Val Padana.

Apro tutte le finestre di casa. Prendo la mia minestra ormai pappetta scotta e salgo in camera a mangiare mentre l’appartamento prende aria.

Entro in camera con la velocità di un ninja per non far entrare la puzza ma tra la minestra che scottava e il brodino al bordo del piatto l’ultima mossa della mia mano destra urta il piatto e mezza minestra finisce per terra.

Comunque la camera anche se chiusa si era già riempita di fumo e ho dovuto aprire le finestre anche li.

Vi auguro una bella serata e mi raccomando, pulite sempre la friggitrice appena finite di usarla!