C’è stato un periodo in cui, rientrando a casa, sentivo nel salotto odore di qualcosa in decomposizione.
Poi ho capito cos’era, era la TV.
La tolsi e già sembrava tutto più luminoso e spazioso.
Immediatamente mi resi conto che i pensieri non erano più dominati dalla sua influenza.
Nessuno mi diceva più cosa dovevo comprare, cosa dovevo dire e cosa mi doveva piacere.
Cominciai a sentire il bisogno di arricchirmi interiormente.
Fu lì che mi accorsi della presenza di degli oggetti impolverati che mi guardavano da tempo.
Dei rettangoli di carta molto più leggeri e molto silenziosi.
All’interno ho trovato mille universi da esplorare.
Li chiamano libri, ma io ora li ho chiamo “amici”.
E pensare che pagavo per tenere quel soprammobile a comandarmi la vita.
Quanto tempo sprecato…
Mi ci sono voluti 40 anni per capirlo.
Ora comincia una nuova avventura.