Appena entrato potevo vedere attraverso la porta aperta le sue esili gambe su di un letto. Era rivolto verso l’altro lato della stanza e non poteva vedere chi arrivava. L’aria era calda e secca. Il tempo sembrava scandito dal respiro come una lancetta rumorosa. Il salotto era ormai il suo nido, tutto adibito per lui. Appena entrai notai che sul divano c’era il fedele Blu che esitò un attimo ma poi mi venne incontro. La TV era accesa e dava un film qualunque.
I suoi occhi mi attendevano e li strizzava più volte con un sorriso che appariva evidente da tutto il viso. Continuava a seguirmi con gli occhi e mi misi in maniera tale che potesse vedermi. Cominciai a raccontargli qualcosa sperando che fosse interessante per lui. Sua moglie ci guardava ed osservava le sue reazioni con molta attenzione. Ogni tanto lo guardavo negli occhi quasi di sfuggita ma in quei passaggi capivo che dietro ad essi si trovava una persona con tante cose da dire e tanta voglia di fare. Me ne andai quasi in silenzio dopo un imbarazzante “a presto”, ma non potevo fare finta di niente, perché stavo toccando la vita degli altri.