Lo osservavo mentre camminava trascinando il peso dei suoi anni e dei mille acciacchi maledicendo quel suo cocktail quotidiano di speranze e dubbi.
Ma non aveva ancora smesso di sognare.
Tra le sue parole si intuiva la voglia di rimettersi in gioco.
I suoi occhi scavati non credevano più nella bontà del prossimo, ma con il suo spirito la cercava ancora.
Lei invece mi ringraziava con lo sguardo, perché vedeva in lui dinuovo una luce ormai spenta da tempo.
La mente era assorta ma ci volle poco per riportarla tra i mille impegni quotidiani.
Comunque non si può far finta di niente quando si tocca la vita degli altri.