Vivo in un bilocale di un piccolo condominio in una zona adiacente al centro di una piccola cittadina del centro Italia.
Sopra la mia camera da letto c’è la camera da letto di un’altro inquilino che per la privacy chiameremo Mario.
Il sig. Mario ha delle brutte abitudini: cammina con il passo pesante; trascina rumorosamente le sedie e gli altri oggetti; sbatte gli sportelli; fa sbattere la sponda del letto in modo ritmato e continuo sul muro.
Sarete d’accordo con me che fin qui non ci sarebbe poi nulla di cui lamentarsi, senonché bisogna aggiungere un dettaglio, cioè che tutto questo avviene di notte, dalle 00:00 alle 04:00 della mattina.
Di solito sono una persona paziente e lascio correre molto trovando molte scusanti per cercare di capire il prossimo, ma come la famosa “goccia cinese”, arrivi ad un punto in cui ti accorgi che tutto questo sta influendo sul sonno e quindi tuo rendimento giornaliero. Allora capisci che è il momento di intervenire.
Cosa fare?
Non ho mai visto il Sig. Mario quindi non so proprio chi sia, ma per evitare di metterlo sulla difensiva, mortificarlo o inasprirlo decido di scrivere quanto segue e lasciarlo sotto la porta del suo appartamento.

Gentile Sig. “Mario”, sono sicuro che non se ne è reso conto, ma la sua attività notturna provoca dei rumori molto forti e fastidiosi che mi impediscono di dormire. Faccio appello alla sua ragionevolezza e al buon senso per evitare rumori notturni così come si conviene alle regole condominiali. Cordiali saluti ecc. ecc.

Arriva la notte e mi rendo conto che i passi del Sig. Mario cambiano di volume, ampiezza e profondità.
In effetti i suoi passi sono diventati più di tallone e più incisivi. In più si è perso il senso dello spostamento degli oggetti. Mi spiego meglio, se prima una sedia veniva spostata da una parte all’altra strisciandola rumorosamente, ora viene ripetutamente sbattuta a destra e a sinistra per più volte assicurandosi di aver fatto sentire bene tutte e quattro le zampe. Infine sembra che la sponda del letto ora faccia più rumore, non più solo quando cerca di “accoppiarsi”…

A questo punto voi cosa fareste al posto mio?